lunedì 23 settembre 2013

Good service!!!

E` mattina.....

sono appena uscito dalla guest con il programma non molto chiaro, pertanto inzio a girare a caso.

Ho la barba lunga da tagliare con rasoio elettrico, un barbiere mi chiama per farmi entrare nel suo negozio, mi fermo e gli chiedo cosa.


"Quanto per una passata con la macchinetta".
 

Mi spara alto, faccio per andarmene, ci accordiamo sul prezzo, mi garantisce "good service".
Prende la macchinetta dalla sua costodia nuova, penso "ci siamo", mi mette adosso il grembiule -che puzza un pò- e inizia....... ma subito nasce il problema: la macchinetta é scarica!
Mi assale subito la paura di uscire da li con mezza barba fatta e mezza no.
Lui fa finta di nulla, si allontana, poi ritorna, ma la macchina é scarica.

In qualche maniera riesce a tagliare, poi si scarica completamente, ma lui continua grattandomi la faccia, gli tolgo la mano, ho già il viso che brucia, faccio per alzarmi dalla poltrona ma lui mi tiene giù e arriva con una spazzola consumata e puzzolente e me la schiaffa in faccia, li non ne posso più e mi alzo di scatto.
Pago e lo ringrazio del good sevice...

mercoledì 4 settembre 2013

Il bimbo con baffi

Sono a Delhi in partenza in bus per Manali Himachal Pradesh.
Ritrovo ore 16.30 all'ufficio dove ho fatto il biglietto. Appena fuori dalla mia camera fa un caldo terribile: 40 gradi assicurati.
Ci sono con una coppia di israeliani belli carichi di chili.
C`è il tipo gia`per portarci al punto di raccolta.Il tipo ci fa un cenno di seguirlo, penso bene "andiamo al taxi"... niente di tutto questo, andiamo al punto di raccolta, 2km circa a piedi con tanto di bagagli.
L`accompagnatore porta solo il telefono sempre all`orecchio, dopo qualche lamentela per la passeggiata non richiesta arriviamo al punto di raccolta, sono sudatissimo e anche un po incazzato, siamo due gruppi, uno per Manali e l'altro per dharmsala, aspettiamo 30 minuti e poi via, si monta, ma non su bus, bensi` su un taxi che ci portera` ad un atro punto di raccolta.
Il traffico e` terribile, non ci si muove, il caldo. Sono seduto davanti e dietro ci sono tre americani, 2 ragazze ed un uomo che si sono conosciuti li, vanno a Dharmsala, iniziano a parlare e sembra che non si accorgono del traffico e del caldo, mi fanno quasi rabbia.
Nel bel mezzo dell`ennesima colonna siamo fermi, spuntano due bambini, maschio e femmina forse fratelli, iscenano un improbabile spettacolo, il bimbo fa una specie di acrobazia, ha i baffi colorati di nero, mi viene davanti dopo l`esibizione. Vedo questo bimbo con i baffetti chiedermi dei soldi, sono stato avvolto da due sentimenti opposti: una profonda tenerezza, l`altro di una profonda tristezza.
Difficilmente questi bimbi usciranno dalla loro situazione, in India il sogno non esiste, le scalate sociale sono praticamente impossibili.
Non avrei dovuto dargli i soldi, la cosa giusta sarebbe andare in un centro riconosciuto che aiuta i bimbi e fare li una offerta, ma non ho resistito ad una richiesta, ho risposto di sì.
I tre americani penso che non abbiano gradito.